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RECENSIONE Solo pane

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RECENSIONE SOLO PANE
 di Judi HENDRICKS

"Souvenir per noi è un sostantivo. Significa cartoline, magliette, portachiavi di metallo da poco prezzo. In francese invece è un verbo, e vuol dire ricordare. Ogni volta che sento il profumo del lievito di pane, je souviens, mi ricordo di quell'estate a Tolosa. Ricordo Jean-Marc, il maitre boulanger degli occhi neri, il calore dei forni, il ritmo dell'impastare. E il modo in cui trasalivo ogni volta che Jean-Marc mi chiamava 'Weentaire' con quella sua meravigliosa voce francese." 

Judi Hendricks, l'autrice, è nata nella Silicon Valley, quando era nota solo per i suoi frutteti ed i paesini assonnati. 
La passione per la lettura, instillatale dalla madre, si riversa presto in dei tentativi di scrittura.
Dopo aver viaggiato tanto e scelto innumerevoli lavori sbagliati, inizia a scrivere il suo primo romanzo: Solo pane. 
Era il 2001 e la Hendricks lo ricorda come un periodo in cui era "posseduta" e il tempo per scrivere non le bastava mai.

Wynter è una donna sposata e vive in una bella casa, con una bella macchina e tanti begli amici in California.
Mai si sarebbe aspettata che un giorno suo marito David avrebbe voluto lasciarla, chiudendola fuori casa insieme a tutte le sue cose: ecco perché in quel preciso instante le crolla il mondo addosso!
Chi accorre in aiuto è sua madre Joanna, rimasta vedova tanti anni fa ma che non ha aspettato a rifarsi una vita, e la sua migliore amica CM, una ballerina professionista che vive nella fredda Seattle.

Ciò che più di tutto l'aiuterà a risalire la china sarà il pane: il file rouge che percorre tutto il libro della Hendricks.
L'impasto, la lievitazione, la lavorazione, la cottura e il profumo di questa magnifica pasta è infatti ciò che Wynter ha imparato anni fa nel suo soggiorno studio-lavoro a Tolosa.
Ed è anche quello che le permetterà di dare una svolta alla sua vita, avendo finalmente il coraggio di avverare i suoi sogni.

Solo pane all'apparenza sembra un libro come tanti, identico alle centinaia di romanzi che affollano le librerie in questo periodo, ma in realtà è molto di più...
Si distingue soprattutto per la grande capacità narrativa della Hendricks, che acchiappa il lettore nella sua morbida ragnatela fino all'ultima pagina.
Ma anche per l'eccezionale personalità della protagonista, che con molta umiltà passa dagli abiti firmati pagati dal marito, ad una tuta da panettiera, senza nascondere i suoi errori, ma soprattutto curando con coraggio il suo cuore ferito e regalandosi un sogno.

In questo libro troverete alcune ricette di pani speciali e degli ottimi consigli musicali, che io sto ascoltando con piacere mentre scrivo questa recensione.
Ad esempio questa dei Van Morrison, che vi passo subito :)


Solo pane, mi ha insegnato che:

-Il lievito è un organismo vivente, ed è facilmente riproducibile in casa;
-Wynter e CM sono anche dei nomi propri!;
-Una scrittrice non deve per forza attingere al proprio vissuto per creare un personaggio realistico;
-A volte ci vuole una sosta dai libri fantastici, per tornare con i piedi per terra;

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2 commenti

  1. Complimenti per la tua recensione diversa in senso positivo dalle "solite"....
    io ho letto questo romanzo molti anni fa e da allora non ho più smesso d'impastare!

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    1. Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuta! Vorrei anch'io sperimentare tutte le ricette presenti nel libro, sono un vero valore aggiunto alla storia!

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